Prato (domenica, 27 luglio 2025) — Si è conclusa prima parte delle indagini legate al Carcere La Dogaia di Prato, con 33 detenuti indagati, uno dei quali il carcerato trovato senza vita nella sua cella. Intanto le indagini proseguono ed è stata trovata altra droga.
di Melania Pulizzi
La Procura di Prato, alla fine di questa prima parte, concludono che il Carcere La Dogaia, sia carico da un “pervasivo tasso di illegalità”; a renderlo noto è appunto la Procura, con 33 gli indagati, tutti detenuti, 41 gli apparecchi tra cellulari, microcellulari e smartwatch, oltre a 2 schede telefoniche introdotte e usate nei reparti di alta e media sicurezza da reclusi italiani, albanesi, macedoni, georgiani e filippini.
Contestati anche due episodi di introduzione di cocaina e hashish, rinvenuti per caso in contenitore di sugo alla carne, presso una camera di sicurezza. La procura rende noto anche che ieri sono stati trovati in un pacco di abiti destinato a un recluso altri 5 grammi di hashish, 40 invece erano stati scoperti in un frigo sabato scorso e il 17 luglio altri 5 sono stati rinvenuti in una cella.
La procura ha proceduto quindi alla notifica dell’avviso di conclusione indagini per la rivolta avvenuta il 5 luglio scorso nel carcere pratese: gli indagati sono nove detenuti di nazionalità albanese, marocchina, italiana e polacca. Ai disordini ha partecipate anche il detenuto rumeno trovato morto il 18 luglio nella camera di sicurezza dove era in isolamento. Un decesso sospetto, per il quale la procura avrebbe escluso l’ipotesi di suicidio. La morte, si spiega nella nota diffusa oggi, è avvenuta “per arresto cardiaco come risulta dall’autopsia” ma sono ancora in corso accertamenti tossicologici per capire le cause.
Fonte: https://www.tvprato.it
Tag: carcere la dogaia prato, cronaca prato, notizie prato Last modified: Luglio 27, 2025




