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Bugetti nella bufera: tra i suoi finanziatori un imprenditore irregolare

PRATO – (Martedì, 17 giugno 2025) — Durante un intervento alla Camera, la deputata Chiara La Porta ha rivelato che il Maglificio CXL – tra i finanziatori della campagna elettorale di Ilaria Bugetti – è stato oggetto di due ispezioni dell’Ispettorato del Lavoro che ne hanno certificato l’irregolarità. Un caso che intreccia sfruttamento del lavoro, conflitti d’interesse e accuse politiche, mentre la Lega rilancia anche sul fronte dell’emergenza ambientale causata dagli scarti tessili.

di Alessandra Tofani

A pochi giorni dal passaggio della 1000 Miglia, a Prato si riaccende lo scontro politico. La deputata Chiara La Porta (Lega) ha denunciato in aula che il Maglificio CXL, tra i finanziatori della campagna di Ilaria Bugetti, è stato oggetto di due controlli ispettivi tra gennaio e febbraio 2024, entrambi con esiti negativi. Dall’azienda, infatti, sono emerse violazioni contributive e illeciti legati allo sfruttamento del lavoro, proprio mentre i lavoratori protestavano davanti ai cancelli, subendo sanzioni dalla Municipale.

Secondo La Porta, la sindaca non poteva non sapere. E accusa: «Ha accettato finanziamenti da chi era già irregolare. È politicamente inadeguata». In una nota durissima, la deputata rilancia anche sulle omissioni nel curriculum della Bugetti e sulla contiguità di certa politica locale con il sistema di illegalità diffusa che opprime il territorio.

Nel frattempo, la Lega di Prato richiama l’attenzione sull’emergenza ambientale denunciata a Carmignano dalla Commissione parlamentare sulle Ecomafie: scarichi abusivi di scarti tessili che, secondo il partito, sono il risultato di anni di lassismo. «Chi ha governato ha chiuso gli occhi – scrive la Lega – e ora a pagare so

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Last modified: Giugno 17, 2025
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