PRATO (23 ottobre 2024) – Dal 25 ottobre al 21 novembre, alla biblioteca Lazzerini sarà allestita la mostra Guglielmo Marconi e le onde della comunicazione curata dall’Istituto di studi storici postali Aldo Cecchi in occasione del 150° anniversario dalla nascita.
di Ludovica Cassano
Venti pannelli in grado di raccontare la vita e la concreta attualità delle sue invenzioni, a cominciare dalla radio e dalla televisione per raggiungere la tecnologia senza fili, cioè la “wireless”.
I pannelli sono stati scritti scritti da Giancarlo Morolli e Giuliano Nanni ed i testi approfondiscono, con parole semplici, il ruolo che ebbe nello sviluppare il telegrafo liberandolo dai cavi, primo passaggio per arrivare agli attuali mezzi di comunicazione. Un modo per cercare di immedesimarsi nella vita di uno dei più importanti inventori della nostra Italia e del Mondo intero.
Si potranno vedere oltre venti tipologie di oggetti, dai francobolli alle monete e medaglie, dalle figurine ai giocattoli, dai calendarietti ai libri, che hanno contribuito nel corso dei decenni a perpetuare il ricordo del grande scienziato.
Saranno presentate varie lettere dall’umanità che ricostruiscono il lungo percorso che ha portato alla costruzione di un sistema postale nazionale: dalla prima lettera mai spedita, fino ai mezzi più moderni. Per esempio: la “lettera al suo Dio” sumera, la Persia, Grecia e Roma, oppure la posta in Europa: dall’orlo dell’abisso alla rinascita. Con l’Alto Medioevo il sistema postale romano crollò; l’economia era chiusa; stagnazione generale. Poi la rinascita soprattutto in Toscana, in Catalogna, in Provenza. Ma anche, Dalle valli bergamasche all’Impero (tra il 1501 e il 1516) quando Francesco Tasso ottenne dagli Asburgo alcune patenti imperiali per le poste nell’Impero. Che novità a Rialto? William Shakespeare, nel “Mercante di Venezia”, lo fa dire a Salanio “What news on the Rialto?”. Dal Cinquecento al Settecento Venezia fu l’unica potenza europea capace di gestire comunicazioni regolari con l’Impero Ottomano e divenne il centro mondiale di raccolta d’informazioni e intelligence. Intervista a Michele Santoro, Università Ca’ Foscari Venezia.
Come anche, La rete europea e la “repubblica delle lettere”. Spesa da principe, mestiere da facchino Nel Sei-Settecento la rete si diffuse in tutta l’Europa occidentale e raggiunse un alto grado di perfezione.