Prato (giovedì, 16 ottobre 2025) — Questa sera alle ore 21 presso la sede della Provincia Civile di Prato, i tecnici comunali incontreranno una rappresentanza dei cittadini alluvionati nel novembre 2023, per spiegare requisiti e modalità di presentazione delle domande per ottenere il contributo disponibile. Scadenza 7 novembre 2025.
di Melania Pulizzi
La domanda può essere presentata da tutti i cittadini che hanno già presentato il Modello B1 per il Contributo di Immediato Sostegno; può essere presentata dal relativo proprietario sia per abitazioni principali che per abitazioni diverse da quelle principali e deve essere presentata al Comune in cui è ubicato l’immobile in oggetto.
Il Comune di Prato ha messo a disposizione un numero dedicato 0574 1837585 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13) a cui i cittadini potranno chiamare per ricevere tutte le informazioni necessarie compresi gli atti relativi al proprio immobile e la perizia asseverata a cura di un professionista abilitato per i danni alle abitazioni e alle parti comuni di un edificio residenziale; documenti che poi saranno richiesti al momento della compilazione della domanda.
Per accorciare il più possibile le tempistiche e facilitare la consultazione degli archivi pubblici ed accedere in via prioritaria alla documentazione, basterà indicare nell’oggetto dell’email con cui il professionista invia la richiesta al Comune la dizione “Contributo alluvione OCDPC N 1158/2025”.
La via prioritaria di accesso agli atti presso gli archivi del Comune di Prato, è stata illustrata oggi agli Ordini professionali dei Geometri, degli Architetti e degli Ingegneri durante un incontro che si è tenuto in Palazzo comunale e al quale hanno partecipato il sub commissario Francesco Pisani, Responsabili e Dirigenti della Protezione civile di Prato. I rappresentanti degli Ordini professionali si sono detti disponibili a concordare un prezzo “calmierato” per le perizie che devono essere necessariamente allegate alle domande di contributo (perizie i cui costi rimangono a carico del richiedente) e ad individuare, all’interno dei propri collegi, una task force di professionisti dedicati, nel caso in cui arrivasse un gran numero di richieste da parte dei cittadini.
Last modified: Ottobre 16, 2025




