Prato (27 maggio 2025) — Un ultimo avvertimento alla madre, poi il silenzio. Due strani contatti partiti dal cellulare dopo la telefonata. E la foto di un cliente “pericoloso” condivisa in chat poche ore prima della scomparsa. La giovane escort si sentiva in pericolo. Indagini in corso anche fuori regione.
di Alessandra Tofani
Denisa Maria Adas, 30 anni, è scomparsa da Prato quasi due settimane fa. L’ultima certezza è una lunga telefonata con la madre, nella notte tra il 15 e il 16 maggio. Poi, due “contatti” partiti da uno dei suoi telefoni: non chiamate, ma scambi di dati ancora sotto analisi. Subito dopo, entrambi i dispositivi risultano spenti.
Denisa, residente a Roma, lavorava come escort e comunicava spesso con altre ragazze per condividere esperienze e allertare su clienti problematici. Proprio in una chat avrebbe segnalato, poche ore prima di sparire, un uomo incontrato alle 20, definendolo “pericoloso” per non aver rispettato le sue regole.
Alle 23:20 un uomo viene ripreso mentre lascia il residence di via Ferrucci, dove la ragazza alloggiava. Poco dopo, mentre è ancora al telefono con la madre, Denisa riceve un’ulteriore richiesta d’incontro da parte di un cittadino albanese. È in quel lasso di tempo – tra due appuntamenti – che la trentenne scompare.
Le ricerche proseguono anche fuori Toscana. Nessuna richiesta di riscatto è mai arrivata. Unica indagata, per ora, la madre della ragazza, accusata di aver taciuto una telefonata con un avvocato che, secondo alcune amiche di Denisa, sarebbe coinvolto nella scomparsa. La donna, tramite la sua legale, respinge ogni accusa.
Un’amica riferisce che la madre avrebbe parlato di minacce e violenze subite da Denisa. Quel che sembra certo, al momento, è che la giovane aveva paura. E temeva per la propria vita.
Last modified: Maggio 29, 2025
