Prato (Mercoledì, 14 maggio 2025) — Secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, Prato è in vetta tra le città toscane per il costo più basso del servizio mensa per infanzia e primaria. Le famiglie spendono in media 55 euro al mese, contro gli oltre 120 di Livorno. La città si distingue per efficienza e accessibilità, con tariffe rimaste invariate rispetto allo scorso anno.
di Alessandra Tofani
Una buona notizia per le famiglie pratesi: Prato si conferma la città toscana dove il servizio mensa scolastico è più accessibile. Secondo l’ottavo rapporto di Cittadinanzattiva per l’anno scolastico 2024/25, le famiglie con bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e primaria spendono in media 55 euro al mese, pari a soli 2,75 euro a pasto, con un costo annuo di 495 euro. Una cifra ben lontana dalla media regionale, che si aggira intorno agli 87-88 euro mensili, e da quella nazionale (85-86 euro).
Il rapporto ha preso in considerazione una famiglia tipo con ISEE di 19.900 euro e un reddito lordo annuo di 44.200 euro, ipotizzando una frequenza scolastica di 20 giorni al mese per 9 mesi. Le tariffe analizzate escludono costi aggiuntivi o agevolazioni particolari.
Il confronto con le altre province toscane è netto: Livorno guida la classifica delle città più care con 128 euro al mese e 6,40 euro a pasto, seguita da Pistoia (98 euro), Pisa (97), Arezzo (95) e Firenze (74). Solo Lucca e Siena si avvicinano ai costi più contenuti, ma nessuna riesce a competere con Prato.
Un risultato che premia una gestione oculata e inclusiva del servizio, mantenendo alta la qualità senza gravare sui bilanci familiari. Da sottolineare anche che, rispetto allo scorso anno scolastico, nessun aumento è stato applicato.
Una vittoria silenziosa, ma concreta, che rende il sistema scolastico pratese più equo e attento ai bisogni della comunità.
Last modified: Maggio 14, 2025