MONTEMURLO (28 ottobre 2024) – Montemurlo ricorda l’alluvione che l’ha colpita a circa un anno di distanza. Una ferita ancora viva e sanguinante per coloro che c’erano e non potranno dimenticare.
di Ludovica Cassano
Una messa con tutti i parroci del territorio e l’intitolazione di un giardino in via Riva a Bagnolo in memoria delle vittime dell’alluvione dello scorso 2 novembre. Ad un anno di distanza, il Comune di Montemurlo dedicherà una giornata al ricordo di Alfio Ciolini e Teresa Pecorelli, i due cittadini montemurlesi scomparsi in quei terribili momenti.
Per ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la comunità, come spiega il sindaco Simone Calamai senza, però, dimenticare di essere ancora vivi e di dover anche ringraziare di questa seconda opportunità.
Un modo per riunire la comunità e ringraziare tutti coloro che non li hanno mai lasciato soli, coloro che hanno dato un contributo economico per ripartire, quelli che si sono messi gli stivali ed hanno preso la pala per spalare il fango: la protezione civile comunale, le associazioni di volontariato, le colonne mobili della protezione civile provenienti da varie parti d’Italia, gli angeli del fango, i singoli cittadini.
Il programma della giornata prevede, alle 11.30, la celebrazione di una Messa per le vittime e i volontari che si svolgerà all’aperto nel giardino tra via Loi e via Riva (zona dell’edilizia delle cooperative), proprio nei pressi di quel torrente, il Bagnolo, che in quella notte tra il 2 e il 3 novembre ha fatto paura ed ha causato tanti danni. In caso di pioggia la messa sarà celebrata nella chiesa del Sacro Cuore (piazza Contardi – Montemurlo). Alle ore 12,30 il giardino sarà intitolato ufficialmente “Giardino in memoria delle vittime dell’alluvione del 2 novembre 2023” e sarà piantato un albero come segno di vita e di speranza dopo tanto dolore.
Qualche giorno prima del 2 novembre, il prossimo 30 ottobre, il Consiglio comunale di Montemurlo delibererà la concessione della cittadinanza onoraria alla Colonna mobile della protezione civile del Piemonte che è stata in prima linea ed ha aiutato chi aveva più bisogno.
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