India (Domenica, 11 maggio 2025) — Dopo l’attentato terroristico del 22 aprile in Kashmir, che ha causato 26 morti, India e Pakistan annunciano una tregua accolta con cauto ottimismo dalla comunità internazionale. Il presidente USA Trump rilancia sulla ripresa degli scambi commerciali, mentre continuano le accuse reciproche di violazioni. Delhi avvia l’operazione “Sindoor” contro presunti terroristi legati al Pakistan. La crisi coinvolge anche Cina e Stati Uniti, in un fragile equilibrio geopolitico tra due potenze nucleari rivali.
di Alessandra Tofani
India e Pakistan hanno annunciato una tregua dopo giorni di escalation seguiti all’attentato terroristico del 22 aprile a Pahalgam, in Kashmir, che ha causato 26 vittime tra i turisti indù. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo islamista “Fronte della Resistenza”, legato a Lashkar-e-Taiba.
Nuova Delhi ha reagito accusando Islamabad e avviando l’operazione militare “Sindoor”, che avrebbe causato almeno 45 vittime. Il presidente USA Donald Trump ha salutato l’accordo come un’opportunità per rilanciare gli scambi commerciali.
Tuttavia, la tregua resta fragile: le due potenze nucleari si scambiano ancora accuse di violazioni. Anche Leone XIV ha lanciato un appello per una pace duratura. Il conflitto nel Kashmir coinvolge da vicino anche Cina e Stati Uniti, tradizionali alleati rispettivamente di Pakistan e India.
Last modified: Maggio 11, 2025