Prato (Domenica, 4 maggio 2025) — Un rogo nella tarda serata di sabato ha devastato l’ingresso del palazzo di viale della Repubblica che ospita, tra gli altri, la sede della Vab e gli uffici del Giudice di pace. I danni sono ingenti e l’origine è dolosa, conferma la Procura. Pochi giorni fa, nello stesso stabile, si era verificato un furto di computer: si indaga su un possibile collegamento. Le telecamere di sorveglianza potrebbero fornire elementi chiave.
di Alessandra Tofani
Un incendio di chiara origine dolosa ha colpito nella serata di sabato 3 maggio un edificio in viale della Repubblica, a pochi metri dal Centro Pecci e dalla Questura. Il rogo è divampato poco prima di mezzanotte al piano terra di un palazzo che ospita, tra le altre attività, la sede della Vab (Vigilanza antincendi boschivi), gli uffici del Giudice di pace, una filiale di Banca Intesa e l’agenzia assicurativa Generali.
Le fiamme hanno preso origine nell’area di un cantiere per la ristrutturazione di uno degli uffici dello stabile, per poi propagarsi rapidamente lungo tutto il porticato e intaccare anche le facciate dei piani superiori. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha impedito danni più estesi, ma i danni strutturali sono comunque consistenti: l’intero resede esterno e le vetrine affacciate sulla zona d’ingresso risultano compromessi.
Il fumo denso ha invaso anche i locali della centrale operativa della Vab, che fortunatamente ha riportato solo danni marginali. La Procura ha confermato, tramite una nota firmata dal procuratore Luca Tescaroli, che la matrice dell’incendio è dolosa.
Un dettaglio inquietante emerge dagli ultimi sviluppi: qualche notte fa, nello stesso edificio, si è verificato un furto di computer da uno degli uffici. Parte della refurtiva sarebbe stata ritrovata abbandonata poco dopo. Le forze dell’ordine non escludono un collegamento tra il furto e l’incendio, anche se al momento nessuna pista è confermata.
Le indagini sono in corso e si concentrano anche sulle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona. Gli inquirenti sperano che i video possano rivelare movimenti sospetti, eventuali testimoni o la dinamica precisa dell’innesco del rogo.
Last modified: Maggio 4, 2025