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Il “triangolone” divide il Soccorso: 470 firme contro il restyling di via Marx

PRATO (Lunedì, 9 giugno 2025) — Scoppia la protesta nel quartiere Soccorso di Prato, dove residenti e commercianti contestano il progetto comunale di riqualificazione del cosiddetto “triangolone”. Il nodo della discordia: l’eliminazione di circa 40 posti auto, giudicata penalizzante per le attività economiche e il vivere quotidiano. Non basta la promessa di nuovi stalli nelle vie limitrofe a placare le critiche. I firmatari della petizione parlano di scelta ideologica e di “città governata senza ascolto”. L’amministrazione difende il progetto e invita al confronto nel 2026.

di Alessandra Tofani

Una petizione per fermare i lavori: “Così ci penalizzate”
Via Marx, quartiere Soccorso. Un’area urbana che oggi è al centro di uno scontro tra cittadini e amministrazione. Sono 470 le firme raccolte in pochi giorni da residenti e commercianti contro il progetto di riqualificazione del “triangolone”, lo spazio verde dalla forma inconfondibile al centro della zona. A far infuriare i firmatari è l’eliminazione di circa 40 parcheggi auto, ritenuti fondamentali per la vita del quartiere e per la sopravvivenza delle attività commerciali. Il progetto, denunciano, è stato “calato dall’alto” e non tiene conto delle esigenze reali di chi vive e lavora nel quartiere.

“Non è un nuovo parcheggio, è solo una perdita”
Tra i promotori della petizione ci sono volti noti del quartiere come Gianluca Mingolello, Paolo Puccini e Stenio Salvatori. Tutti accusano il Comune di aver ignorato il dissenso espresso dai cittadini. Secondo loro, i nuovi stalli promessi dall’amministrazione non compensano la perdita: si tratterebbe solo della regolarizzazione di parcheggi già usati informalmente. Il risultato? Un saldo negativo e, temono, un ulteriore colpo per le attività economiche locali, già in difficoltà. “Prima si creano i disagi, poi si offrono incentivi per spostare i negozi altrove. È una strategia miope”, denunciano.

Il Comune: “Una scelta condivisa con chi ha partecipato”
Non si fa attendere la replica dell’assessore Marco Biagioni, che rivendica il valore partecipativo del progetto. “Non è una decisione imposta, ma una risposta a un’esigenza reale espressa da oltre 200 cittadini che hanno preso parte ai laboratori partecipativi. I firmatari della petizione hanno scelto di non esserci”, sottolinea Biagioni. E chiarisce: “La nuova sistemazione è temporanea. Il prossimo anno saranno gli stessi cittadini a valutare se renderla definitiva o modificarla”. Per ora, però, il clima resta teso e il “triangolone” continua a essere un simbolo di divisione.

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Last modified: Giugno 9, 2025
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