Prato (venerdì, 25 luglio 2025) — Dopo l’uscita sui media argentini delle dichiarazioni dei giocatori Sergio Nieto e Santiago Angeloff, tesserati del Prato Calcio a 5, in merito all’accusa verso i lanieri di aver falsificato le firme sui contratti triennali che li legano ai biancazzurri, arriva la replica della Società del Presidente Aniello Apicella, di cui vi forniamo il comunicato integrale.
di Melania Pulizzi
“Apprendiamo con stupore dai media argentini delle dichiarazioni rilasciate dai giocatori SergioNieto e Santiago Angeloff. Come Prato calcio a 5 smentiamo categoricamente che siano state apposte firme false suicontratti, perfezionati in Italia per la richiesta di transfert e tesseramento. L’accordo triennale èstato sottoscritto con cognizione di causa dai due atleti. Una volontà condivisa anche perammortizzare gli ingenti costi sostenuti per le pratiche di cittadinanza italiana di SantiagoAngeloff. Tutti, giocatori e procuratore, erano a conoscenza dell’accordo. Restiamo allo stesso modo esterrefatti di fronte alle affermazioni del club America del Sud, dacui mai abbiamo avuto alcuna richiesta per i nostri giocatori e che negli ultimi mesi ha fattodue volte richiesta di transfer internazionale non tenendo conto degli impegni del nostro club.La prima richiesta è giunta in primi giorni del mese di Marzo alla Figc, quando la squadra era inpiena lotta playoff. Richiesta ovviamente respinta per la sussistenza di accordi pluriennalidepositati. Una nuova richiesta è arrivata invece a fine Aprile, in periodo di playoff, enuovamente respinta. I due giocatori ci hanno assicurato che non ne erano a conoscenza e che si era trattata di unainiziativa unilaterale della società America del Sud. Ma sappiamo benissimo che per unarichiesta di transfer serve un tesseramento depositato e quindi firmato dai giocatori”.
Contiamo: “Non sappiamo se Angeloff e Nieto lo abbiano fatto, disinteressandosi dell’accordo con il Pratoe del momento decisivo della stagione, o se qualcuno ha firmato per loro in Argentina,violando le norme internazionali. Tutti gli accordi presi con i giocatori sono stati rispettati dalla nostra società, ci saremmoquindi aspettati lo stesso da parte dei giocatori. Non abbiamo mai detto che li avremmosvincolati, il nostro progetto sportivo nella prossima stagione era fondato anche sulla loropermanenza a Prato. Siamo stati minacciati più volte di venire diffamati se non avessimo proceduto allo svincolo. Ribadiamo la nostra serenità per aver rispettato accordi e normative e abbiamo già datomandato al nostro legale di tutelare il nome del Prato calcio a 5 in tutte le sedi, sportive e non,chiedendo sanzioni internazionali per i due giocatori e per il club America del Sud”.
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