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Bugetti indagata per corruzione: la politica si divide, Prato nell’incertezza

PRATO (Venerdì, 13 giungo 2025) — Il terremoto giudiziario che ha colpito la sindaca Ilaria Bugetti scuote la città e accende il dibattito politico. Il Partito Democratico fa quadrato attorno alla prima cittadina, esprimendo piena fiducia nella sua correttezza e collaborazione con la magistratura. Dall’altra parte, il centrodestra chiede chiarezza immediata e solleva dubbi sulla possibilità che la sindaca possa continuare a guidare la città con serenità ed efficacia. Intanto, il destino amministrativo di Prato resta appeso alle decisioni della procura e al futuro sviluppo dell’inchiesta.

di Alessandra Tofani

La notizia dell’indagine per corruzione a carico della sindaca Ilaria Bugetti ha scosso Prato come un fulmine a ciel sereno. La richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha generato immediate reazioni nel mondo politico. Il centrosinistra si è stretto attorno alla propria sindaca, con il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi che ha espresso “piena vicinanza e fiducia” nella sua integrità. Anche il segretario provinciale Marco Biagioni e parlamentari come Marco Furfaro e Dario Nardella hanno ribadito il loro sostegno, sottolineando la trasparenza e il rispetto delle istituzioni sempre dimostrati da Bugetti. Il messaggio è chiaro: nessuna colpevolezza anticipata, piena collaborazione con la magistratura, e fiducia che tutto si chiarirà.

Ben diverso il tono dell’opposizione. I gruppi del centrodestra in Consiglio comunale – da Fratelli d’Italia alla Lega, da Forza Italia alla civica Gianni Cenni Sindaco – parlano di un “momento estremamente delicato” per la città e chiedono garanzie immediate sulla piena agibilità istituzionale. Diverse le sfumature dei commenti, dalla fermezza della deputata Chiara La Porta, che mette in dubbio la capacità della sindaca di guidare Prato in questa fase, alla posizione più garantista di esponenti come Erica Mazzetti e Giorgio Silli, che tuttavia non lesinano critiche al “metodo Pd” nella gestione del potere in Toscana. Intanto, si muove anche il livello nazionale: il deputato Michelotti (FdI) chiede l’intervento della commissione Antimafia per fare luce sui legami con la criminalità organizzata. In attesa delle decisioni della magistratura, la città resta sospesa, con un’amministrazione chiamata a reggere la pressione e una comunità che guarda con apprensione agli sviluppi.

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Last modified: Giugno 13, 2025
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