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Villa sequestrata a Prato: tentato omicidio svela un mondo sommerso tra clandestini, soldi e tatuaggi illegali

Prato (Mercoledì, 7 maggio 2025) — Un colpo di pistola ha aperto il sipario su un universo nascosto nel cuore di Prato. Una villa liberty trasformata in affittacamere abusivo, centro di cambio valuta illegale, studio di tatuaggi senza licenza e rifugio per stranieri irregolari. La sparatoria del 19 aprile è solo la punta dell’iceberg: tra stanze minuscole affittate a pochi euro e gravi violazioni sanitarie, la polizia ha scoperto un sistema sommerso e pericoloso.

di Alessandra Tofani

Un tentato omicidio ha fatto da miccia a un’indagine che ha scoperchiato un intreccio inquietante di attività illegali nel cuore di Prato. Il 19 aprile, un uomo cinese di 47 anni viene colpito da due colpi di pistola, alla spalla e al braccio. Inizialmente si pensa a un’aggressione in strada, ma la verità è ben più complessa e oscura.

Grazie alla testimonianza della vittima, emerge che la sparatoria è avvenuta all’interno di una villa liberty in via del Seminario, durante un’operazione di cambio valuta tra euro e yuan. All’interno della villa, apparentemente anonima, si svolgeva molto più di quanto apparisse: un vero hub clandestino.

L’aggressore, anche lui cittadino cinese, è stato arrestato e trovato in possesso di una pistola modificata. È stato sottoposto all’obbligo di dimora, ma non è l’unico a finire nel mirino delle autorità. La villa, infatti, era stata trasformata in un affittacamere abusivo con ben 33 posti letto ricavati in stanze minuscole, affittate a 70 euro a settimana o 300 al mese.

Dietro questa struttura illegale c’erano due cittadini cinesi che avevano preso in affitto l’immobile da un proprietario italiano, trasformandolo in un vero e proprio labirinto di attività irregolari. Durante un blitz, sono stati identificati 20 ospiti, tra cui cinque clandestini, tre già avviati al rimpatrio.

Ma non è tutto: oltre all’alloggio e al cambio valuta, all’interno della villa si praticavano anche tatuaggi senza alcuna licenza, il tutto in totale violazione delle norme sanitarie, urbanistiche e di sicurezza. Gli impianti elettrici e del gas non erano certificati, rendendo la struttura anche potenzialmente pericolosa per chi vi abitava.

L’operazione, condotta in soli dieci giorni dalla polizia municipale e dalla squadra mobile, ha portato al sequestro immediato della villa, con l’obiettivo di fermare ogni attività illecita. Le indagini sono tuttora in corso per chiarire la rete di responsabilità dietro questo inquietante scenario di illegalità diffusa.

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Last modified: Maggio 7, 2025
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