Prato (martedì, 29 aprile 2025) — Cinque uomini, appartenenti a un presunto cartello criminale cinese, sono stati condannati a 7 anni e mezzo per l’aggressione a un imprenditore rivale. L’attacco, avvenuto nel luglio 2024, segna un’escalation di violenza legata al controllo del mercato delle grucce. Fondamentale per le indagini la collaborazione della vittima, ex detenuto e oggi primo “pentito” cinese della faida.
di Alessandra Tofani
Arrivano le prime condanne nella cosiddetta “guerra delle grucce”, una faida tra bande cinesi per il controllo del mercato delle grucce nel distretto tessile di Prato. Cinque imputati, accusati di aver tentato di uccidere il connazionale Chang Meng Zhang, sono stati condannati a 7 anni e 6 mesi ciascuno.
L’agguato, compiuto il 6 luglio 2024 da un gruppo giunto appositamente dalla Cina, segnò un punto di svolta nella guerra tra clan fujanesi e dello Zhejiang. La vittima, sopravvissuta miracolosamente, ha collaborato con gli inquirenti diventando – secondo gli investigatori – il primo vero “pentito” cinese di questa guerra sotterranea. A collaborare è stato anche suo fratello, residente all’estero.
I responsabili, arrestati poche ore dopo tra Calabria e Sicilia, sono stati giudicati con rito immediato. L’inchiesta è coordinata dalla procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli.
Last modified: Aprile 29, 2025
